L’associazione

L’associazione

Lo sport viene definito come l’insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie, volte a fini ricreativi o salutari. Lo sport e l’attività motoria in genere, sono da tempo indiscutibilmente riconosciuti come fonte di benessere psico-fisico. Lo sport aiuta ad indirizzare le energie in maniera sana e divertente: tutti possono trarne beneficio, nel rispetto delle caratteristiche e abilità individuali.

Il progetto ha l’obiettivo di proporre attività sportive per i ragazzi diversabili con disturbi generalizzati dello sviluppo, allo scopo di migliorare la qualità della loro vita, creando, al di fuori dell’ambito familiare e riabilitativo, uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed efficaci, utili per lo sviluppo e per il benessere psico-fisico.

Attraverso la proposta di attività sportive mirate, che tengano conto delle competenze, dei bisogni e delle esigenze individuali di ogni ragazzo, si vuole costruire uno spazio di tempo libero che possa contribuire a  sviluppare le capacità di autonomia, socializzazione ed integrazione.         La possibilità di confrontarsi in una pratica sportiva insieme ad altri coetanei, è di fondamentale importanza, proprio perché la condivisione di momenti divertenti e sereni con altre persone, facilita l’instaurarsi di rapporti d’amicizia, pratica che è di solito molto difficile da attuare per i ragazzi disabili.

DESTINATARI

Ragazzi dai 6 anni in su , con la possibilità di dividere le attività in gruppi omogenei per età.

OBIETTIVI

Offrire a ragazzi diversabili la possibilità di confrontarsi con attività motorie, pre-sportive e sportive,  insieme ad altri coetanei.

Nello specifico:

  • Implementare gli aspetti neuro-psicomotori: pianificazione e preparazione del movimento, funzioni connesse al movimento stesso (postura, lateralità, percezione della velocità, direzione, coordinazione, ecc..)
  • Sviluppare abilità basi quali: orientamento ( capacità di reagire ad uno stimolo e distinguere ciò che è rilevante da ciò che non lo è); attivazione (capacità di attivarsi sia fisicamente che emotivamente); attenzione ( capacità di concentrarsi, in tempi sempre maggiori, su uno stimolo); interesse per il viso umano; capacità di rispettare l’alternanza nei turni; capacità di integrare tra loro diverse modalità sensoriali; imitazione; emozione ed intenzione congiunta.
  • Educare alle autonomie: lavorando sulle autonomie personali (vestirsi, svestirsi, allacciare le scarpe, ecc..), condividere spazi, servizi, regole.
  • Educare al rispetto delle regole: oltre alle regole sociali e di base da mettere in atto nella vita quotidiana, lo sport insegna il rispetto di regole specifiche (i ragazzi devono imparare ciò che si può fare e non, in quello specifico contesto o gioco).
  • Educare all’esplorazione dell’ambiente: imparare a generalizzare gli apprendimenti in contesti e con figure di riferimento differenti
  • Dare rilievo agli spetti ludici (gratificanti e piacevoli).
  • Creare ambienti adeguati per favorire gli aspetti relazionali, gli aspetti comunicativi e la motivazione. Verranno utilizzate strategie visive e simboliche, per facilitare l’acquisizione degli obiettivi da raggiungere.
  • Promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport.

ATTIVITA’

Le attività sportive saranno svolte una volta al mese, al sabato pomeriggio, all’interno della palestra delle scuole Valerga, con modalità e tempi da concordare.

Le attività saranno coordinate da istruttori qualificati, ed educatori professionali con esperienza nel campo della disabilità, nonché da volontari; il cui ruolo sarà quello di facilitare lo svolgimento ed apprendimento delle attività sportive, utilizzando anche opportune strategie psico-educative (comunicazione aumentativa, strategie visive per la comunicazione, uso di rinforzi specifici, ecc…).

Il progetto prevede inoltre tutta un’altra serie di importanti attività di socializzazione e di fruizione degli ambienti esterni, che vanno da attività sportive con il CAI ( passeggiate con il gruppo, arrampicate, pernottamento in rifugio,…), attività ricreative svolte nel territorio (andare al cinema, in pizzeria, ecc. ….).

Sarà possibile, inoltre, svolgere attività espressamente richieste dai ragazzi ed a loro gradite, sempre nell’ottica di una maggiore e più completa socializzazione, mirando ad una ulteriore e più completa  autonomia personale.

I responsabili del progetto sono a disposizione per collaborare insieme ai servizi e alle famiglie per valutare punti di forza e criticità di ogni singolo ragazzo.


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